DESCRIZIONE
Corso Mix e Mastering è rivolto a chi produce musica, affrontando la parte di missaggio ed infine di mastering, per dare l’opportunità ai produttori di missare i loro brani in modo professionale agli standard odierni.
- Analisi dell’arrangiamento di un brano.
- Tecniche di mix avanzate su strumenti individuali.
- Uso corretto di: equalizzatori, compressori, side chain e i vari plugin del software.
Il corso si svolge interamente su Cubase Pro – Il Mastering con software Wavelab Pro
Il corso è certificato Steinberg
INSEGNANTI
Niko Bigwave
PROGRAMMA
- Mix di un brano Pop Rock, con parti elettroniche
- Trattare i vari strumenti
- Dosare la quantità giusta degli effetti
- Compressioni parallele
- Profondità e ampiezza al brano
- Posizionamento degli strumenti, oltre a posizionare il suono sinistra destra, possiamo ancnhe posizionare il suono nelle tre dimensioni.
- Cos’è il side-chain come e dove usarlo
- Varie tecniche di mix per ogni singolo strumento
- Editing
- Equalizzatori
- Equalizzatori M/S
- Equalizzatori Dinamici
- Compressori / Limiter
- Compressori Multibanda
- Clipping
- Inviluppi
- Exciter
- Side-Chain
- Reverberi
- Delay
- Chorus, Flanger ecc
- Immagine Stereo
- Mastering
- Cos’è il Mastering
- Analisi del brano
- Strumenti di misura
- Equalizzare un brano
- Comprimere un brano
- Immagine Stereo di un brano
- Exciter
- Limiter
Per chi ha già frequentato il corso, può seguirlo nuovamente al costo di € 120,00
Il segreto per ottenere dei mix densi
Quali tecniche possono essere adatte a chi è un Compositore – Produttore – Tecnico del suono…..
Avete mai pensato che i vostri mix suonino un po’ vuoti? che suonino un po’ incompleti? Forse confrontate la vostra musica ai vostri brani preferiti e pensati che i vostri riferimenti suonino ben più grossi e pieni?
Magari pensate che si tratti solo della differenza tra la vostra strumentazione in studio e la loro… Non è proprio così, o meglio, non è solo così.
I suoni che avete nel vostro mix sono gli stessi: Cassa, basso, rullante, parti solistiche, hi-hat, synth, loop ecc: Esattamente gli stessi dei vostri brani di riferimento… eppure c’è qualcosa che non và.
Quello che non avete è il “background”, o meglio, lo sfondo dei suoni che si collocano “indietro”.
Il background spesso si compone di tanti piccoli suoni, ognuno appena udibile. In sè si tratta di suoni piccoli e insignificanti, ma tutti insieme formano la cornice della vostra canzone.
Forse non avete mai dato troppa attenzione alle parti di background perché non sono particolarmente stimolanti… I suoni sono piccoli, sottili: non attirano una particolare attenzione . Chi ascolta, non commenterà mai una parte di background ” indietro”… è comprensibile…
Certe volte è dura inpiegrare del tempo sulla parte di background. E’ molto più divertente lavorare sulle parti grosse e potenti in evidenza, proprio per le stesse ragioni per cui l’ascoltatore si focalizza sulle stesse parti. Sono di per sé molto più interessanti. Forse aggiungete un hi-hat o delle percussioni… forse un tappeto synth o un piano o qualcos’altro e chiudete la giornata…del resto la batteria richiede ancora delle regolazioni…
Ecco un trucco…. Ovviamente ve lo dirò al corso 🙂